La sua morte ha scioccato in maniera indelebile gli appassionati di calcio di metà anni ’90. Perché a 22-23 anni Andrea Fortunato era già il terzino sinistro titolare della Juventus e aveva pure debuttato in Nazionale, in un’epoca in cui la Serie A era ai vertici del calcio mondiale e trovare spazio così giovani era tutt’altro che semplice. Ma sul finire della stagione 93-94, dopo un periodo di appannamento fisico, gli fu diagnosticata una forma di leucemia linfoide acuta. E dopo quasi un anno di cure apparentemente produttive, il ragazzo venne a mancare il 25 aprile 1995, esattamente 30 anni fa.
Una storia, quella del ragazzo che correva sulla fascia con la chioma al vento, che si lega alla nostra. Perché fu proprio il Como a scoprirlo nei campetti di periferia di Salerno, con Mino Favini, Sandro Vitali, Giorgio Rustignoli e Angelo Massola che credettero in lui fino al lancio da titolare prima in B e poi in C1. Nel 1991 lo prese il Genoa, che prima lo mandò in prestito a Pisa e poi lo scelse come titolare in Serie A, fino all’approdo alla Juventus nel 1993. E colpisce il fatto che il trentennale della sua morte arrivi a pochissime ore dal match tra Como e Genoa.