BUTEZ 6 – La deviazione di Goldaniga lo frega completamente. Uscire sul gol di Dovbyk sarebbe stato complesso. Meglio nelle uscite che coi piedi.
SMOLCIC 5,5 – Inevitabilmente condizionato dall’ammonizione dopo pochi minuti, nella ripresa rischia enormemente il rosso e viene sostituito poco dopo. Per il resto prova anche a fare qualcosa di diverso dal solito: un tiro, un suggerimento interessante per Diao, una percussione palla al piede. (dal 56′ VOJVODA 6 – Entra nel momento più complicato e anche in un ruolo non suo, si perde un po’ Dovbyk ma in compenso colpisce un palo dolorosissimo)
GOLDANIGA 6 – Pellegrini lo prende subito alle spalle e gli dà la sveglia. Grande spavento poco dopo: contatto dubbio su Dybala in area, fosse arrivato al 40° anziché al 12° forse sarebbe stato fischiato il rigore. Non fa in tempo a prendere le misure a Shomurodov che si ritrova Dovbyk. Difensivamente fa il suo, la deviazione sul tiro di Saelemakers non è certo una colpa.
KEMPF 4,5 – Cerca di metterci tanto agonismo, ne mette troppo. Il secondo giallo preso a centrocampo è gravissimo e indirizza la partita. Il primo era arrivato addirittura nella metà campo avversaria. Entrambi su Dybala, che ha decisamente vinto il duello Argentina-Germania.
VALLE 5,5 – Primo obiettivo: non far respirare Soulé. Ci riesce piuttosto bene e si concede anche qualche passaggio interessante. L’1-1 però si sviluppa tutto dalla sua parte e lui va un po’ a farfalle. (dal 74′ MORENO 6 – Secondo noi sul 2-1 era Fadera a dover prendere Rensch. Lo spagnolo bagna il ritorno in campo con qualche buon contrasto)
CAQUERET 5 – Decisamente meno in evidenza rispetto alle scorse due partite. Poco efficace nei duelli, un po’ scolastico palla tra i piedi anche se copre tanto campo. (dal 56′ CUTRONE 5,5 – Un tiro un po’ moscio e poco altro)
PERRONE 7 – Stavolta non si limita al solito ruolo di metronomo, ma va anche in percussione. Quando non si butta in avanti premia chi lo fa. Risultato: assist per Da Cunha e ottima prestazione complessiva.
DA CUNHA 7 – Il gol non è casuale: poco prima aveva attaccato la porta in modo simile. Si prende una meritata ribalta in un palcoscenico importantissimo e con la fascia da capitano al braccio. Cerca passaggi anche rischiosi e li sbaglia raramente.
STREFEZZA 6 – Decisamente più presente nella propria metà campo che non in quella avversaria, tiene a bada Angelino anche se la serata è faticosa. Per qualche frangente fa anche il terzino senza lesinare sforzi.
PAZ 5,5 – Combattivo, abile in dribbling come al solito, bravo a togliere riferimenti sul gol di Da Cunha. Però è un po’ inconcludente e rischia anche di causare un rigore. (dall’83’ IKONE s.v.)
DIAO 5,5 – Non bisogna farsi ingannare dalle partite precedenti, non è che può sempre fare il fenomeno. Ficcante solo a tratti, qualche bel movimento, cerca di tener su la squadra subendo qualche fallo ma allo stesso tempo è impreciso palla tra i piedi. (dal 74′ FADERA 5 – Non segue Rensch sul gol del 2-1 e si incarta al tiro)
ALL. FABREGAS-GUINDOS 6 – Non è facile gestire una partita a distanza. Guindos molto dinamico in panchina. Nel primo tempo la Roma ricorre spesso al lancio lungo, togliendoci l’arma del recupero alto. Ma il Como trova comunque il modo di far male con un’azione che è l’emblema di come si gioca col falso nueve, anche se va segnalato l’errore di lettura di Mancini. Nella ripresa la partita ci esplode un po’ in mano, Dybala si rivela impossibile da fermare ma dopo la rimonta la squadra non si arrende e sfiora il 2-2.