Dossena e Butez imperiosi, Diao appannato. Smolcic, che dolore! Le pagelle dei lariani

I nostri giudizi sui biancoblu scesi in campo contro il Venezia, sempre ricordando che stiamo valutando dei professionisti il cui lavoro va rispettato

BUTEZ 7,5 – Il rigore finale non toglie nulla alla sua prestazione, alle tre parate molto complesse nel primo tempo e al solito sapiente gioco coi piedi.

SMOLCIC 5 – Non riusciamo ad essere troppo severi con un giocatore che per 94′ si era ben disimpegnato, sfiorando il gol (negato solo da Radu e dal palo), difendendo con ardore e risultando il giocatore che ha toccato più palloni. Ovviamente però l’azione finale non può permettergli di arrivare alla sufficienza, troppo pesante.

GOLDANIGA 6 – Stravince il duello con Maric e non torna al gol sotto la curva solo per un gran riflesso di Radu. Nel finale prova a metterci l’esperienza, ma non basta.

JACK 5,5 – Esordio di fuoco, perché si ritrova contro uno dei migliori dribblatori del campionato: Oristanio. Inizia bene, sembra tranquillo, poi fa un fallaccio da arancione e nel finale di primo tempo fa tanta fatica. Cesc lo toglie subito. (dal 46′ DOSSENA 7 – Ci è piaciuto davvero tanto. La partita difensiva che abbiamo giocato nel secondo tempo ha esaltato le sue qualità di tackle e marcatura. Fa bene Spalletti a tenerlo d’occhio)

VALLE 6 – Corre, corre tantissimo e questo gli toglie un po’ di lucidità palla tra i piedi. Mezzo secondo prima del rigore però fa un salvataggio clamoroso su Gytkjaer, peccato non sia servito.

CAQUERET 6 – Poco preciso e poco creativo in rifinitura, anche se il coraggio di amministrare la palla anche sotto pressione non gli manca. Meglio a contrasto, nonostante quel tunnel subìto.

PERRONE 7 – Sta sempre più diventando un centrocampista totale. Chirurgico come sempre quando c’è da far girare la palla (unico a sfondare il muro dei 50 passaggi riusciti), efficacissimo anche quando c’è da sporcarsi di fango.

DA CUNHA 6,5 – In teoria sarebbe una mezzala, in pratica è spesso lui ad aggredire la porta da centravanti. La pericolosità da corner è anche merito suo, d’altronde il piedino è fatato e si sa. Peccato per un tiro troppo centrale. Cala un po’ nel finale. (dall’86’ ENGELHARDT s.v.)

STREFEZZA 6 – E’ frizzante, ma non preciso. Il primo tiro è suo, troppo debole però. Si muove molto, torna anche in difesa, ma è tecnicamente poco accurato. La sua ripresa non inizia nemmeno. (dal 46′ IKONE’ 7 – L’impatto è clamoroso: palla recuperata e messa all’angolino! Un’iniezione di fiducia che gli consente di giocare un secondo tempo molto generoso, anche se gol a parte nella metà campo avversaria pasticcia un po’)

PAZ 6 – Mai visto un nove così falso: in area non ci arriva praticamente mai. Comunque non fa mancare il suo aiuto in copertura e soprattutto prova a dare qualità alla manovra, riuscendoci discretamente. Il mirino però oggi non era regolato bene. (dall’86’ FADERA s.v.)

DIAO 5 – E’ il giocatore più avanzato, quello con meno obblighi difensivi. Non tira, non dribbla, non illumina in rifinitura. Ha il merito di far ammonire subito Zerbin, ma poi non riesce mai a puntarlo e a metterlo in difficoltà. Appannato, secondo Fabregas anche a causa del ramadan.  (dal 72′ DOUVIKAS 5,5 – Minutaggio ridotto, ma gira un po’ a vuoto)

ALL. FABREGAS 6 – Non semplice valutarlo. La sostituzione Strefezza-Ikoné sorprende, ma gli dà subito ragione e questa è una bella soddisfazione per ogni allenatore. Però conoscendolo non sarà stato contento di ciò che è successo dopo. Troppo al risparmio energetico la sua squadra, forse il terzo cambio arriva troppo tardi. Dopodiché se Smolcic non fa quell’entrata…

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