In questi giorni stiamo parlando molto della questione portieri. Speriamo di non risultare noiosi, ma la verità è che è uno dei principali problemi di questo Como e se una situazione del genere ci fosse in una grande squadra vedremmo davvero mille titoloni.
Nell’intervista di ieri Eugenio Lamanna ci ha dato uno spunto interessante. E’ successo recentemente che una squadra “piccola”, che non faceva le coppe, abbia alternato i portieri senza un apparente motivo. L’ha fatto Thiago Motta l’anno scorso al Bologna. Il titolare era Skorupski e la riserva Ravaglia: il polacco ha giocato 32 partite, l’italiano 6. E la cosa ha funzionato, visto che il rendimento dei due ragazzi è stato positivo e la squadra ha addirittura raggiunto la Champions. Il tutto dimostra che anche alternare i portieri in un certo periodo della stagione può dare risultati positivi.
Ci sono però delle differenze tra quella situazione e ciò che stiamo vedendo a Como. Differenze sostanziali. Innanzitutto a livello anagrafico: lì avevamo un portiere titolare esperto (32 anni) e una riserva 24enne promettente in rampa di lancio che aveva bisogno di giocare. Qui la situazione è opposta: il titolare è relativamente giovane e la riserva è a fine carriera. Inoltre Motta aveva iniziato la stagione dando certezze a Skorupski: la prima presenza di Ravaglia è arrivata alla 16a giornata, con la squadra già ben lanciata verso obiettivi importanti. E infine la differenza più importante: i risultati. Lì l’alternanza stimolava entrambi a fare bene, qui invece il titolare è palesemente disorientato dalla gestione della coppia (e pure la riserva non ha mai fatto il fenomeno a dir la verità).
Insomma, lo spunto datoci dall’ex portiere biancoblu ci dimostra che sì, alternare i portieri può funzionare. Ma va fatto nei dovuti modi, con chiarezza come ha ben detto lui. Noi non sappiamo cosa si siano detti nello spogliatoio a inizio anno, ma da fuori la sensazione di chiarezza non c’è. E le prestazioni positive nemmeno. Noi non siamo diplomati a Coverciano ma se tutti gli allenatori delle piccole di Serie A hanno deciso il loro portiere titolare, un motivo ci sarà. E forse sarebbe utile alla squadra se Fabregas domani in conferenza dicesse qualcosa di definitivo. “Audero è un grande portiere, mi fido di lui e il titolare è lui”, oppure al contrario “mi fido di Reina e da domani giocherà lui perché mi dà più garanzie”. Vedremo.