Quando pochi giorni fa vi davamo conto delle trattative in corso per prestarlo al Valencia e all’Ipswich, nessuno si è strappato le vesti. Ma se dovessimo mettere gli stessi articoli oggi, i commenti sarebbero di tenore diverso. Miracoli tipici del calcio d’agosto, ingannatore quanto un miraggio e deformante più degli specchi del luna park. Però in questo caso i tifosi hanno motivo di porsi qualche interrogativo, perché la storia è piena di attaccanti in vendita che segnano tanti gol nelle amichevoli estive contro squadrette dilettantistiche, ma cosa diversa è farli contro Lille, Al-Ahli e Betis Siviglia.
E così dopo aver rifilato una doppietta ai francesi, un gol agli arabi e una rete decisiva agli andalusi (tra l’altro sempre subentrando), Ivan Azòn ha fatto venire la pulce nell’orecchio a tutti. Oggi è difficile trovare un tifoso che lo darebbe via. Qualcuno preferirebbe sacrificare Douvikas (in netto calo nelle preferenze dei cuori biancoblu), qualcun altro lascerebbe perdere Morata, c’è addirittura chi sarebbe disposto a rinunciare a uno tra Cutrone e Gabrielloni pur di tenerlo.
Giornalisticamente dobbiamo andare oltre le sensazioni del momento. Però in questo caso non è facile. Da una parte, quattro reti in amichevole non cambiano il fatto che il Tiburon in carriera non ha neanche una presenza in una massima serie. Dall’altra… In queste settimane è sembrato Re Mida: è circondato da una luccicanza che non può essere ignorata. E se fosse la gemma nascosta di cui ti accorgi all’improvviso? Ieri a tratti ha fatto pure l’esterno d’attacco. Ed evidentemente anche Fabregas ci sta pensando, altrimenti il ragazzo non sarebbe partito per Marbella e non sarebbe subentrato ieri.
Nessuno di noi ha sufficienti elementi per valutare lo Squalo in maniera approfondita. Sarebbe interessante vedere qualche allenamento per capirne il livello. Le certezze sono due: 1) il Como vuole fare un colpo in attacco: al 99,999% sarà Morata (che, come abbiamo scritto QUI, ha pregi che gli altri non hanno); 2) come dicevamo, Fabregas è disposto ad avere massimo tre punte in rosa. Quindi quando arriverà il nuovo acquisto, due tra Douvikas, Cutrone, Azon e Gabrielloni saranno di troppo: non si scappa. E qualsiasi scelta verrà fatta, scontenterà qualcuno.