Lui c’era in Serie D nella prima stagione di ripartenza del Como con 11 gol, c’era anche nella seconda stagione nella IV Serie italiana con 12 gol e la promozione tra i professionisti, in Serie C prima con 10 reti e l’anno successivo 12 gol con la promozione in Serie B, in cadetteria per due volte quattro reti a stagione conquistando due salvezza, poi al terzo tentativo la promozione in Serie A con 9 gol stagionali di cui quello decisivo per raggiungere la massima serie. Complessivamente 224 presenze, di cui 9 in questa stagione, 64 gol e 9 assist per Alessandro Gabrielloni che ha però perso il posto da titolare in questo massimo campionato finendo nelle gerarchie di Fàbregas dietro a Belotti e Capitan Cutrone.

Ieri sera al “Sinigaglia” si è però materializzata la sua rivincita: a 30 anni ha saputo ergersi a protagonista del ritorno alla vittoria del Club Lariano nei 16′ minuti che il tecnico spagnolo gli ha concesso in campo. Tanti sono bastati allo storico attaccante del Como per affondare la Roma con il suo primo gol in Serie A al 93° con un intelligente tocco di esterno punta davanti a Svilar sull’assist da sinistra di Cutrone. E poi, quando la Roma si era riversata in attacco per cercare il pareggio, ecco il contropiede perfetto e il grande altruismo nel servire a Nico Paz il più facile degli assist a porta sguarnita per il definitivo 2-0. Una prestazione che gli vale anche il premio di MVP da parte della Lega Serie A per il match tra Como e Roma.

Il Como non vinceva da due mesi e per ritrovare la vittoria non poteva che aggrapparsi all’uomo simbolo della sua rinascita che con un finale di gara pazzesco ha letteralmente fatto esplodere il “Sinigaglia“. Un risultato per altro storico per la formazione lariana contro una big, sicuramente in difficoltà ma pur sempre una big, della Serie A.