Si gioca con Engelhardt la palma di acquisto più costoso dell’anno, e aggiungeremmo della storia del Como. Ma gli 8 milioni spesi per Alberto Dossena finora non hanno avuto grande ritorno. Aveva iniziato bene: prestazioni incoraggianti a Udine e contro il Bologna, non male anche a Torino. Ma ricordiamo anche diverse partite negative, come quella di Napoli, o l’ingenuità clamorosa che ha regalato il rigore alla Lazio, o ancora la follia dello schiaffo a Adli. Insomma, un impatto non facilissimo con la nuova realtà, complicato anche dal fatto che – come disse tempo fa lo stesso Fabregas – il modo di difendere del Como non è quello a cui lui era abituato.
Contro il Monza è rimasto a maggese per squalifica. Già a Venezia vorrebbe riprendersi il posto. Sarà così? Non è detto, perché sabato la coppia Goldaniga-Kempf non ci è dispiaciuta. Il posto di terzino – a meno di imprevisti a cui non vogliamo pensare – dovrebbe essere di Van der Brempt anche al Penzo, quindi per il ruolo di centrale destro c’è un ballottaggio aperto tra Dossena e lo stesso Goldaniga. Ma a prescindere dalla formazione (è ancora presto per ipotizzarla), da qui in poi servirà un Dossena diverso, più concentrato. Il tempo dei regali agli avversari è finito. E magari, perché no, lo attendiamo anche in area avversaria: l’anno scorso 2 gol e 4 assist per lui.