(Articolo scritto prima del playout tra Sampdoria e Salernitana)
Se il 19 gennaio scorso avessimo chiesto a qualsiasi tifoso della Salernitana un parere sull’arrivo di Alberto Cerri, la reazione sarebbe stata molto probabilmente entusiasta.
Il centravanti 29enne ha iniziato la stagione a Como (5 subentri e un paio di gol mangiati), poi è finito in prestito in Campania in Serie B, dove ha ritrovato mister Breda, l’allenatore con cui giocò la sua miglior stagione a Perugia. E l’avvio è stato notevolissimo: un gol contro il Sassuolo all’esordio, poi subito una doppietta contro la Reggiana. Dopo queste due gioie emiliane, il parmense Cerri però non ha più segnato: è a secco dal 18 gennaio ma ha sempre giocato titolare, a parte l’ultima giornata quando mister Marino (nel frattempo subentrato) gli ha preferito Simy. E la stessa cosa potrebbe accadere nei playout, visto che la Salernitana si giocherà la salvezza contro la Sampdoria. Chiaramente il lungo digiuno pesa sul giudizio della stagione di Cerri: se i tre gol fossero stati diluiti diversamente, probabilmente anche la percezione sarebbe diversa. Comunque il minutaggio è stato ottimo ed evidentemente un contributo l’ha dato.
Albertone ha ancora un anno di contratto col Como, dove tutti gli vogliono bene. La speranza è che questo momento difficile della sua carriera possa passare, magari trovando una squadra giusta in B.