«Como: soldi e competenza», «Sì, ma già a Lecco non interessa a nessuno»

Il dibattito tra addetti ai lavori su TMW Radio. Pacchioni critico: "Non sarà mai il Real Madrid, il blasone conta". Anellucci contento per il no alla "spocchiosa" Inter

Nel programma “Maracanà” in onda su TMW Radio c’è stato un particolare confronto che ha coinvolto alcuni addetti ai lavori riguardo a questo tema: nel calcio deve andare avanti chi ha i soldi? E ovviamente il Como è stato preso ad esempio.

Paolo Paganini di Rai Sport ha ricordato le potenzialità economiche degli Hartono e ha evidenziato il “no” all’Inter per Fabregas: “Stanno cambiando i rapporti di forza, il Como diventerà una nuova Atalanta, una delle società più importanti del calcio italiano. Si può permettere Morata e anche altro“.

Concorde Claudio Anellucci, dirigente e procuratore: “Mi piace che il Como abbia rimandato al mittente la situazione un po’ spocchiosa della squadra più grande che va dalla più piccola a fare la spesa, sono molto contento, Fabregas farà molto bene e il Como sarà la sorpresa del campionato“.

Va controcorrente Paolo Pacchioni di RTL 102.5: “E’ vero che i soldi indirizzano un po’ tutto e questo è anche normale. Però poi c’è anche la tradizione, il blasone… Pensare che adesso il Como diventa il Real Madrid, insomma, io con tutto il rispetto dico che già a Lecco non frega niente a nessuno del Como. Non saranno solo i soldi ad accendere la passione e penso che la Juve sarà sempre la Juve e il Como sarà sempre il Como“. Anche se, aggiungiamo noi, che blasone aveva il Manchester City prima dell’arrivo degli sceicchi? Eppure oggi non sarà il Real Madrid, ma è una delle squadre più famose, importanti e ammirate al mondo.

Ancor più tranchant il conduttore Marco Piccari: “Io sono diventato anti-Como, perché quando vedo le storie delle squadre meno ricche e quando invece chi ha i soldi sbatte il grugno godo di più. La storia nel calcio conta sempre. Non mi piace il concetto che va avanti solo chi ha i soldi“. L’ex calciatore Stefano Impallomeni ha però ricordato che “quando c’era Berlusconi che spendeva le palanche, lo elogiavamo“.

Il giornalista di Sky Paolo Ghisoni ha invece elogiato il club lariano: “Lo conosco bene, collaboriamo col settore giovanile. All’inizio c’era Longo, c’era Wise che non ho capito quale ruolo dirigenziale potesse avere visto il suo carattere, però poi hanno cambiato. Ludi è diventato direttore generale e dovete sentire come parla: è un ex calciatore, ma è laureato in marketing dello sport. Il Como associa i soldi alla competenza e alla freschezza dirigenziale. Sono riusciti a rinvigorire un giocatore come Cutrone che sembrava finito a livello di Serie A, oltre a prendere tanti ragazzi promettenti”.

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