Il Como si avvicina alla sfida contro l’Udinese di lunedì sera al “Sinigaglia” con alcune incertezze legate agli infortuni. Sergi Roberto, ancora non al meglio, non sarà rischiato da mister Cesc Fàbregas, mentre per Alberto Moreno i prossimi giorni saranno decisivi: il recupero dell’esterno spagnolo è ancora in dubbio, e la sua presenza verrà valutata nelle ore precedenti al match.
Per sostituire Sergi Roberto, Fàbregas sembra orientato a puntare su Maxence Caqueret, il centrocampista francese arrivato dal Lione. Il nuovo acquisto ha fatto il suo esordio nella ripresa contro il Milan, lasciando una buona impressione per personalità e qualità tecniche. Caqueret potrebbe così partire titolare, rappresentando un’opzione interessante nel cuore del centrocampo comasco.
Oltre a Sergi Roberto e Moreno, un’altra incognita riguarda Nico Paz, talento argentino rimasto ai box contro il Milan per i postumi di una distorsione alla caviglia. L’infortunio, causato da un duro intervento da parte del difensore biancoceleste Gigot nella gara pareggiata all’Olimpico contro la Lazio, sembra però in via di risoluzione. Fabregas spera di recuperarlo dal primo minuto, considerando la sua importanza nel sistema di gioco e il potenziale impatto sul match contro i friulani.
Tra le possibili novità di formazione, spicca anche il nome di Assane Diao, che potrebbe avere l’opportunità di partire titolare per la seconda gara consecutiva. Dopo il promettente esordio al “Sinigaglia” con gol nel ruolo di vice-Nico Paz, l’esterno offensivo ex Betis Siviglia potrebbe essere schierato dal primo minuto nel suo ruolo naturale in vece di uno tra Fadera o Strefezza, con quest’ultimo che non ha propriamente brillato contro i rossoneri di Sergio Conçeicao, aggiungendo imprevedibilità e velocità sulle fasce.
Nonostante la sconfitta in rimonta subita contro il Milan, il Como ha dimostrato di essere una squadra in salute, capace di creare difficoltà a un avversario di alto livello. La sfida contro l’Udinese sarà un banco di prova importante, con Fabregas chiamato a gestire al meglio le rotazioni e le assenze per affrontare una squadra solida, fisica e organizzata come quella del collega tedesco Kosta Runjaic.