Vabbè, lo sapete che quando si parla di Gabri-gol non siamo obiettivi. E visto il poco spazio che sta avendo, andiamo a cercare qualsiasi pretesto per parlare di lui, perché non vogliamo assolutamente dimenticarlo.
Alessandro Gabrielloni a Lecce è tornato a far parlare di sé non solo per il suo ingresso in campo, ma anche per un quasi-gol che avrebbe mandato in solluchero tutta la tifoseria. Lui che da fuori area ha segnato forse un gol in carriera, ha provato un tiro al volo dai 25 metri che ha sorpreso il portiere salentino Falcone e si è spento fuori di poco. Segno della sua grandissima voglia di fare, di mettersi in mostra, di massimizzare ogni minuto in campo che gli viene concesso.
E questo tipo di atteggiamento probabilmente fa bene a tutta la squadra. Infatti dal 15 dicembre ad oggi, il centravanti marchigiano è subentrato 4 volte: 10′ contro la Roma, 5′ contro il Milan al Sinigaglia, 2′ contro l’Empoli e 8′ sabato al Via del Mare. In questi 25 minuti (più recupero) il Como non ha mai preso gol e ne ha fatti addirittura quattro: due contro la Roma (tra l’altro griffati proprio da Gabrielloni, come ben ricordiamo), altri due a Lecce. E pure contro il Milan sfiorammo il pareggio con Cutrone negli ultimissimi minuti. Forse è una coincidenza. O forse la presenza dello jesino, carismatico ma anche rapace d’area di rigore, dà la carica ai compagni e una marcia in più alla fase offensiva.
Intanto, come vi avevamo anticipato, ora è tra i primi dieci nella classifica delle presenze di tutti i tempi con la nostra maglia: 228, alla pari con Andrea Ardito.