Davide Ancelotti continuerà a lavorare al fianco di suo padre Carlo almeno fino all’estate del 2026, rinviando così il debutto ufficiale da allenatore in prima. Sembrava giunto il momento di fare il grande salto, con i Rangers di Glasgow pronti ad accoglierlo, ma il fascino della nuova avventura con la nazionale brasiliana e l’assenza di proposte realmente allettanti hanno spinto Ancelotti jr. a restare ancora nell’ombra del tecnico emiliano, seguendolo nella sua sfida più affascinante: guidare il Brasile verso i Mondiali USA-Canada-Messico.
Una decisione già maturata, rafforzata dalla stabilità del Como
Secondo quanto riportato da Onda Cero, uno degli elementi che ha definitivamente allontanato Davide da un’ipotesi italiana — tra cui anche una suggestione Como, legata all’incertezza del futuro di Cesc Fábregas — è stata proprio la conferma dell’allenatore catalano sulla panchina lariana. La conferma di Fábregas ha di fatto chiuso la porta a un possibile approdo di Ancelotti junior in Serie A, consolidando la decisione di restare nel progetto carioca.
L’accordo con i Rangers, che sembrava ormai definito, è così sfumato, a conferma di quanto sia pesato il fascino della nuova esperienza con una delle selezioni più storiche e prestigiose del calcio mondiale.
L’intero staff seguirà Ancelotti, con due eccezioni
Carlo Ancelotti, scelto dalla CBF per guidare la Seleção, porterà con sé lo staff che lo ha affiancato al Real Madrid, tra cui Davide, fedelissimo e vice collaudato da anni. Non ci saranno però Antonio Pintus, preparatore atletico destinato a restare in Europa, e Luis Llopis, preparatore dei portieri che continuerà a lavorare con Xabi Alonso, futuro tecnico del Real Madrid.
Il resto del gruppo si trasferirà in Brasile, a Rio de Janeiro, con la famiglia Ancelotti che ha accettato un cambiamento radicale, lasciando definitivamente l’Europa. Inizialmente si ipotizzava che Carlo Ancelotti potesse risiedere stabilmente a Madrid o Londra, ma le esigenze del ruolo e il legame con il progetto sportivo della CBF richiedono una presenza costante in Sud America.
Il sogno panchina resta, ma è solo rimandato
Per Davide Ancelotti il debutto da allenatore principale non è cancellato, ma semplicemente posticipato. Il 2026, con il termine del contratto con la federazione brasiliana, rappresenterà un naturale punto di svolta, forse il momento giusto per iniziare una nuova fase, finalmente lontano dal cognome più ingombrante del calcio moderno.