E’ ancora la sua sfida del cuore. Ma adesso Cutrone vuole segnare al Milan

Dai pulcini alla Nazionale, tutto in rossonero. Poi Higuain e la cessione: sfida ad alta intensità per il numero 10 lariano

Non sapremo mai cosa sarebbe stata la carriera di Patrick Cutrone se il Milan avesse deciso di puntare forte su di lui. In merito ci sono punti di vista diversi e variegati. Chi scrive la pensa in modo molto chiaro: nell’estate 2018 il Diavolo aveva per le mani un attaccante italiano di 20 anni che, alla sua prima stagione in A, aveva rubato il posto agli strapagati Kalinic e Andre Silva segnando più di loro. E cos’ha fatto la dirigenza rossonera? E’ andata a comprare Higuain. La stagione successiva del giovane attaccante non è andata bene, ma non si può certo dire che gli abbiano dimostrato fiducia“Bisogna dare continuità ai giocatori per farli arrivare al massimo, invece dopo 2-3 partite sbagliate vieni messo fuori squadra. Ma io non cerco scuse, va bene così”, ha detto in passato il diretto interessato.

Ed hai ragione, va bene così, Patrick. Sei passato dai Navigli puzzolenti al lago più bello del mondo, che tu conosci bene. E soprattutto ora lavori per una società fortissima che a Milano farebbero carte false per avere, e sei acclamato da una tifoseria magari meno numerosa ma SICURAMENTE più affezionata e che non ti fischierà mai. Certo che Como-Milan non sarà mai una partita come le altre per il nostro numero 10: gli torneranno alla mente tanti ricordi, visto che era milanista già da bambino e ha vestito il rossonero dagli 8 anni all’esordio in A. Con tanto di presenza in Nazionale maggiore contro l’Argentina. “Sono stati due anni magici in prima squadra al Milan, in cui ho creato un feeling pazzesco coi compagni e la tifoseria. Ci tengo ai rossoneri”, ha detto negli scorsi mesi.

C’è anche un piccolo tabù da segnalare. Dopo essere stato ceduto, il classe ’98 ha affrontato i rossoneri in quattro sfide di Serie A senza né segnare né fornire assist. E’ il momento di invertire anche questa tendenza. Ora Cutrone ha fiducia, è diventato anche capitano, ed è reduce da un ottimo inizio di stagione con 6 gol segnati senza rigori. In questo momento il passato non fa paura. Neanche un passato così ingombrante.

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