A Dazn, Cesc Fabregas ha parlato della soddisfazione per la vittoria in quello che tecnicamente era ancora uno scontro diretto: “C’è un miglioramento, per la seconda partita di fila facciamo gol e non prendiamo gol, mi è piaciuta la maturità della squadra, ho fatto leggere loro la stampa di Lecce per far capire l’importanza della gara. Bravi i ragazzi per il messaggio capito, possiamo fare tantissimo di più ma è un passo in avanti. Il punto di vista caratteriale? Questa gara era decisiva per noi, dobbiamo crescere in mentalità, abbiamo dimostrato di essere forti ma con l’esperienza diventi ancor più forti. Giochiamo con tanti giocatori di B molto giovani, conosco i ragazzi e questa è una crescita. Bisogna continuare il lavoro con coraggio nel fare le cose”.
Fabregas parla di Goldaniga, difensore evoluto nonostante l’età, e degli assi Nico Paz e Diao: “Dal primo giorno è stato un leader, in B ha fatto crescere la squadra. Con noi ha fatto veramente molto molto bene. Mi fido di lui, è un ragazzo d’oro. Si può sempre imparare anche più avanti negli anni, si deve avere l’intelligenza e il carattere. Il primo gol sulla combinazione Nico Paz-Diao? Veramente importante, con tanta qualità, lavoriamo tanto ed è un calcio che mi piace tanto. Mi piace che sono giovani ma hanno coraggio e personalità che rendono un piacere allenarli. Il calcio è però veloce, conta solo quello che fai oggi e domani. Io sono qua per far mettere loro i piedi a terra”.
In sala stampa, l’ex centrocampista di Arsenal e Barcellona parla della crescita della sua squadra: “E’ una bella giornata per tutti, sono contento per loro. Abbiamo mangiato tanta merda durante la stagione e vedere l’emozione dopo aver lavorato in questo modo, sono molto contento. I ragazzi sono giovani ma è normale. Quando ero giovane con Wenger facevo tanti errori ma lui mi dava fiducia sapendo le mie potenzialità. La pazienza non esiste nel calcio ma se vogliamo far crescere questi ragazzi è così. Bisogna essere collaborativi e giocare con personalità palle dirette verso l’attaccante. Per me però è solo l’inizio. Da domani inizieremo a preparare la partita con il Genoa. Nico Paz e Diao molto belli da vedere? E’ questo il mio lavoro, se posso arrivare all’attaccante in due passaggi è meglio che con 20, giochiamo sulla verticalità per essere difficili da pressare. La squadra ha coraggio e personalità, si vede in Goldaniga, quando altri allenatori mi dicevano invece altre cose. Lui gioca in una maniera diversa, ma con umiltà e lavoro, io dico le cose per far crescere e non perché mi credo meglio di loro, la squadra cresce individualmente e a livello di concetto. E’ l’inizio e ho bisogno di tempo. La gestisco nella mia maniera, credo la migliore”.
Fabregas parla ancora del futuro, stavolta a livello personale: “Sì, il progetto Como lo sento mio, anche se è della società. A novembre abbiamo cambiato mentalità della squadra e cercato una metodologia diversa. Si è fatto tanto in un anno e mezzo e deve continuare con serietà. Il progetto è chiaro e senza altalene. Può andare bene una volta, per avere crescita costante devi avere lavoro sempre e qui come società siamo molto forti”.
L’allenatore risponde a una domanda sul Lecce dopo altre considerazioni sul progetto Como: “Io sono il responsabile del progetto calcistico, abbiamo fatto degli errori, all’inizio devono essere fatti per crescere, nella vita è sempre così. Ho cambiato la cultura generale della squadra, disciplina, rispetto, e ho deciso per i giocatori giovani con allenamento e fame. Un giocatore così va sempre a mille, penso a Braunoder. La società ha capito il messaggio e scelto i giocatori giusti per giocare. Poi c’è Vojvoda, che ha 29 anni ed esperienza in A, ci aiuta con la sua esperienza. Serve un bilanciamento. Ho seguito la stagione del Lecce, a me Giampaolo sembra diverso dagli altri, mi piace non è il tipico allenatore che aggredisce senza senso. Si vede che c’è struttura zonale, salta al momento giusto. Non sono dentro e poi il resto lo fa la fiducia dei giocatori. Lo chiamano Maestro per questo, il Lecce ha attaccanti e spero si possano salvare”.