Una folla di circa 500 tifosi ha colorato Corso XXV Aprile a Erba, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Como Club Erba, che avrà sede ufficiale al Bar Blu. La via principale della città è stata chiusa al traffico, trasformata per una sera in una lunga tavolata di 40 metri. L’evento, che ha unito vecchie glorie e nuove generazioni, ha celebrato il momento d’oro della squadra lariana e l’entusiasmo crescente attorno alla società.
A guidare la rinascita del club c’è Simone Sirtori, storico tifoso e presidente ad interim: «Una serata così è un sogno che si realizza. Ora servono nuove energie e volti giovani per portare avanti il progetto» ha detto ai colleghi de La Provincia. Il club ha infatti come obiettivo quello di coinvolgere sempre più appassionati, consolidando il legame con il territorio.
Il Como continua ad attirare passione e consensi, anche grazie al lavoro della dirigenza e alla visione portata da Cesc Fabregas. La sua permanenza, dopo il rifiuto alla proposta dell’Inter, è stata letta come un forte segnale di ambizione e stabilità da parte del club.
Durante l’inaugurazione, una parata di ex giocatori ha riportato alla mente mezzo secolo di storia biancoblù. Presenti nomi come Simone Boldini, anche ex allenatore del Como, e Cesare Cattaneo, protagonista negli anni ’70. Con loro, Andrea Ardito, Alfredo Ottolina, Francesco Cigardi, Alberto Colombo e Cesare Ambrosini. A ognuno è stata consegnata una targa-ricordo per l’occasione.
Curiosa la scelta di utilizzare una targa storica, proveniente dal vecchio Bar Commercio, che è stata salvata durante una ristrutturazione e ora campeggia sopra l’insegna del Bar Blu. Un simbolo della continuità e dell’identità che la tifoseria vuole preservare.
Tra i racconti degli ex calciatori, emoziona Andrea Ardito, che ha ripercorso due fasi diverse della sua carriera a Como: «Con Preziosi abbiamo vissuto due promozioni consecutive. Poi in C, pur tra difficoltà, siamo cresciuti. Ora c’è stabilità e soprattutto grande curiosità su dove arriverà questa società. Fabregas ha dato un grande segnale restando: è bello vivere questo percorso con i tifosi» quanto raccolto sempre dai colleghi de La Provincia.
Francesco Cigardi, uno dei pochi ad aver assaporato la Serie A del 2002/03, ha parlato della crescita della squadra e delle sue aspettative: «Fabregas propone un modulo divertente. Ottimo il lavoro della società nel coinvolgere i tifosi. Ma serve un attaccante di categoria per fare il salto di qualità. E sogno un nuovo stadio».
Il Como Club Erba non è solo una sede fisica, ma un simbolo del momento felice del calcio comasco, in cui identità, storia e futuro si intrecciano. E mentre la squadra guarda avanti, la città si stringe attorno a un sogno che sembra sempre più concreto.
Photo Credits: Profilo FB Simone Sirtori