Una delle migliori notizie di Como-Udinese è stata senza dubbio la concretezza ritrovata dai nostri trequartisti. Finora avevano un po’ lasciato a desiderare sotto porta, soprattutto in proporzione alla mole di gioco che la squadra solitamente produce. Ed è un aspetto chiave per noi, perché il nostro gioco non prevede una punta statica in area di rigore, quindi c’è bisogno delle conclusioni di tutti.
E stavolta è andata bene. Gabriel Strefezza ha ritrovato quel gol che gli mancava dalla trasferta di Napoli, e da allora di occasioni ne aveva avute… L’altro giorni invece è stato molto deciso nello scarico in rete di un pallone vagante. Nico Paz, un altro che in area avversaria deve ancora crescere, è subentrato e ha esultato per la quarta volta in stagione: tutt’altro che decisivo, ma male non fa. E poi c’è Assane Diao. Lui il feeling con la porta l’ha trovato subito, appena arrivato: rete contro il Milan e bis contro l’Udinese, entrambe le volte a sbloccare la partita. Anche per il giocatore nato in Senegal c’è tanta pastasciutta da mangiare, perché nel corso della partita Solet gli ha preso le misure contenendolo parecchio, però i margini di miglioramento sono tanti. All’appello manca ancora Alieu Fadera, che fa tante cose ma dalla trasferta di Bergamo in poi ha smarrito la via del gol: ritrovare l’Atalanta lo sbloccherà?