Gabrielloni, cuore Como: “Orgoglioso di aver segnato in tutte le categorie”

L’attaccante si racconta tra emozioni, crescita personale e legame con la maglia lariana. “Fabregas? Un impatto incredibile, mi ha dato fiducia fin da subito”.

Alessandro Gabrielloni è l’anima del Como, uno di quei giocatori capaci di rappresentare un’intera tifoseria con le parole e i gesti, dentro e fuori dal campo. Intervistato dai canali ufficiali del club, l’attaccante si è lasciato andare a un racconto sincero e appassionato, ripercorrendo le tappe di una scalata personale e collettiva, dalla Serie D alla Serie A.

“Non ricordo nulla dopo il primo gol in Serie A, ho vissuto un blackout emotivo”, ha confessato, parlando della rete segnata sotto la curva, quella che ha chiuso simbolicamente un cerchio. “Segnare in tutte le categorie con il Como è un orgoglio enorme. La vicinanza del pubblico è sempre stata il mio motore, la ragione per cui sono rimasto così a lungo”.

Gabrielloni ha raccontato il peso emotivo della promozione in Serie C, vissuta con grande intensità. “Era la mia terza esperienza in C, ma stavolta non potevo fallire. C’era una pressione diversa, sentivo che quella doveva essere la svolta”.

Anche il passaggio alla Serie B non è stato semplice. “I primi mesi sono stati duri. Non pensavo di essere titolare, ma nemmeno di essere la quarta scelta. Ho fatto fatica a capirlo, ma ho lavorato per ritagliarmi il mio spazio. E quando è arrivato, ho segnato gol importanti. Quella stagione è stata decisiva per la mia crescita”.

Poi è arrivato Cesc Fabregas, prima da giocatore, poi da allenatore, e con lui una nuova fase per il Como. “Quando è arrivato, ho pensato: ‘O mio Dio, cosa sta succedendo?’. C’era quasi imbarazzo: io Fabregas lo usavo alla PlayStation… Ma è proprio da lì che è iniziata l’evoluzione del club. Con il suo arrivo il Como ha avuto un’impennata di ambizione”.

Sul Fabregas allenatore, Gabrielloni non ha dubbi: “Ci ha dato una mentalità vincente. Il fatto che siamo stati compagni di squadra ha aiutato, perché ha capito subito cosa posso dare al gruppo. Da lui ho ricevuto fiducia e stimoli continui”.

Infine, lo sguardo si sposta sulla Serie A e sulle emozioni forti del debutto. “Mettere piede all’Allianz Stadium è stato qualcosa di unico. Ti fa sentire davvero un calciatore. Oggi sono orgoglioso di essere un simbolo del gruppo Como e di trasmettere ai nuovi arrivati cosa rappresenta questa maglia”.

E su quel primo gol in A, Gabrielloni chiude con un pensiero autentico: “Eravamo nel momento più difficile della stagione, per questo ho aspettato tanto prima di segnare. Ma è stato ancora più bello così”.

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