Altro giro, altra intervista per “Gabri-Gol” dopo la rete e l’assist decisivi contro la Roma. Alessandro Gabrielloni è intervenuto ai microfoni dei colleghi di Cronache di Spogliatoio. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.
PRIMA RETE IN SERIE A – «Sono felice che sia arrivato questo gol, lo aspettavo. Da quel momento tutto è andato veloce: chiamate, complimenti, messaggi. Ancora devo rendermi conto»
PUBBLICO SPECIALE AL “SINIGAGLIA” – «C’erano i miei genitori allo stadio, credo che sia incredibile condividere questa gioia con loro: mi sono venuti a vedere in tantissime partite fin dai dilettanti, hanno visto tanti campi di provincia… ma che dico di provincia, di periferia! C’eravate anche voi di Cronache? Allora dovete venire più spesso!»,
DALLA D ALLA A IN BIANCOBLU – «In questa scalata sono state fondamentali due componenti: una società solida e un affetto che non è mai mancato, la gente mi è sempre stata vicina e anche quando c’è stata l’occasione per andare via, ho messo sul tavolo questo per rimanere. Quando sono arrivato in B ho capito che il calcio era diventato davvero un lavoro. E questo gol è la conseguenza del sacrificio e degli allenamenti. In ogni salto di categoria mi chiedevo se fossi pronto.»
IL COMO, COM’ERA E COM’E’ – «Il Como era completamente diverso da oggi. Avevamo un altro logo addirittura, non c’era un centro sportivo dove allenarci e vivevamo alla settimana cambiando di campo in campo. Lo stadio è lo stesso, ma è come se fosse completamente un altro al giorno d’oggi».
LA MAMMA E PEPE REINA – «Ho presentato mia mamma alla famiglia di Reina, non so neanche in che lingua si siano parlati!».
IL SOGNO DI UN GOL SOTTO GLI OCCHI DI DEL PIERO – «Tante star di Hollywood al “Sinigaglia”, ma il mio sogno sarebbe segnare davanti a Del Piero! Magari dico ai dirigenti che è un attore…»,
NICO PAZ – «Gli ho detto che può diventare un campione e che gli auguro che possa tornare a giocare nel Real Madrid, ha la testa giusta per diventare un top».