Il Como conquista, anche, il cuore dei tifosi inglesi

Dall’Inghilterra al lago di Como, una comunità internazionale cresce attorno a un club che incarna passione, storia e appartenenza

L’amore per il Como 1907 ha superato i confini geografici, raggiungendo il cuore di numerosi tifosi inglesi che, nonostante la distanza, si sentono parte integrante del club lariano. Negli anni, questo legame si è rafforzato grazie a un misto di passione, tradizione e accoglienza, trasformando un gruppo inizialmente ristretto in una vera e propria comunità internazionale.

La tifoseria britannica, presente anche nei momenti più difficili del club, ha iniziato a seguire il Como 1907 nei campionati minori, sostenendolo con entusiasmo costante. Questo fenomeno è nato in modo spontaneo, alimentato dalla suggestione del contesto naturale del lago, dall’atmosfera dello Stadio Giuseppe Sinigaglia e dalla narrazione da “outsider” del club.

Nel 2014 è nato su Facebook un gruppo dedicato ai tifosi inglesi del Como. Quello che inizialmente era un piccolo spazio per condividere opinioni e passioni si è trasformato in una piattaforma dinamica con oltre 700 membri, che organizzano trasferte, scambiano impressioni e tengono viva la fiamma del tifo anche a chilometri di distanza.

Figure simboliche di questa community sono Julian King e Aaron Thomasson. Julian, di Derby, è uno dei fondatori e segue il club da quasi due decenni. Ricorda con emozione una delle prime visite allo stadio durante una sessione di allenamento, descrivendo il Sinigaglia come un luogo “che mostra con orgoglio le sue cicatrici storiche”. Aaron, originario di Worcester, ha invece scoperto il club solo nel 2025, ma ha immediatamente sviluppato una connessione profonda. Dopo la sua prima partita, ha definito l’esperienza “meravigliosa”, sottolineando la calorosa accoglienza della tifoseria locale.

Il senso di appartenenza è un elemento chiave. A differenza di altri stadi europei, dove i tifosi stranieri possono sentirsi ospiti, a Como accade il contrario. Aaron racconta di essere stato accolto con calore nella curva, ricevendo anche da bere dai tifosi locali. Un’esperienza analoga è quella vissuta da Jedd Meekins nel 2004, durante una trasferta a Livorno, in cui l’ospitalità comasca lo colpì al punto da sentirsi parte della famiglia calcistica locale.

La passione di Julian ha trovato anche una forma concreta: ha creato sciarpe personalizzate per la tifoseria inglese, trasformando un semplice oggetto da stadio in un simbolo di fratellanza tra culture. L’iniziativa è cresciuta, ma invece di diventare un business, il ricavato è stato devoluto alla Fondazione Scalabrini – Sport for Life, un’organizzazione benefica locale.

Il senso del progetto è chiaro:Un regalo dei tifosi per i tifosi, con lo sport come denominatore comune”, ha dichiarato Julian. L’obiettivo è restituire alla comunità che ha accolto questi sostenitori stranieri con calore e amicizia.

Oggi, il motto del club “Semm Cumasch” si applica anche a loro. Gli adesivi del Como 1907 sparsi per la città, provenienti da gruppi internazionali, sono la testimonianza visiva di un supporto globale. Julian stesso ha sottolineato come questa cultura calcistica sia evidente in ogni angolo della città, rendendo Como un luogo speciale anche per chi viene da lontano.

Nonostante la distanza, i tifosi inglesi continuano a riunirsi per vedere le partite, mantenendo vivo il legame con il club. In attesa di tornare fisicamente sugli spalti, il cuore resta sempre rivolto al lago e allo stadio che li ha fatti innamorare.

Photo Credits: Sito Ufficiale Como Football Club

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