Non capita spesso di sentire un Questore parlar bene dei tifosi. L’ha fatto Marco Calì dalle colonne de La Provincia, in una sorta di bilancio di fine stagione sul fronte sicurezza: “Grazie alla serietà della società, il Sinigaglia ha potuto ospitare l’intera stagione di Serie A. Il comportamento dei tifosi il giorno della promozione e la totale assenza di tensioni e scontri durante i festeggiamenti, mi hanno favorevolmente colpito e hanno rafforzato l’idea che si poteva e si doveva realizzare il loro sogno. E devo fare un plauso a tutti loro: si sono sempre comportati bene. Da parte nostra siamo sempre riusciti a isolare le tifoserie: anche nell’unico momento di tensione, dopo Como-Monza, non sono venute a contatto. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, mi aspetto che anche i tifosi in tribuna centrale siano più accoglienti e che abbandonino certi istinti emotivi verso la presenza di sostenitori avversari. Anche perché la tribuna è il luogo dove maggiormente si crea mescolanza di passioni. Ma sono sicuro che questo avverrà“.
Uno sguardo al futuro: “L’idea è, in alcuni segmenti, abbassare le barriere verso tra il campo da gioco e gli spalti, per migliorare il posizionamento di alcuni spettatori e la godibilità della partita. Tutto, chiaramente, in una cornice di sicurezza e di dialogo collettivo. L’idea è che già da inizio campionato si possa iniziare, ma per alcuni settori. Per ora non coinvolgeremo le curve, ma meno barriere ci sono e più si abbassano anche i motivi di tensione e si responsabilizza il pubblico“.