Non è bastato il periodo fortemente negativo a scalfire la leadership del Como in alcune statistiche specifiche. No, non parliamo del possesso palla tanto caro a Fabregas (in cui comunque siamo sesti). Ma di tre aspetti particolari in cui i lariani eccellono: intercetti, contrasti riusciti e palloni vinti sulla trequarti.
Per intercetti il Como è terzo in A, dietro solo all’Udinese e al Monza prossimo avversario. Segno che la squadra sa leggere e neutralizzare le linee di passaggio (e in questo il nostro miglior giocatore è Kempf, settimo in tutta la Serie A). Ma se il pallone arriva tra i piedi dell’avversario, la nostra è una squadra che sa anche essere aggressiva: mediamente andiamo a segno in 11,3 contrasti per partita, il dato migliore di tutta la categoria! In realtà però questo dato va letto con attenzione: siamo primi per contrasti vinti (molto bene Fadera in questa peculiarità), ma anche primi per contrasti persi, segno che ne proviamo tanti ma la percentuale di riuscita non è poi così straordinaria. E dividendo il campo in tre zone, facciamo più fatica nei contrasti in mediana, per caratteristiche dei giocatori.
C’è poi quella che è forse l’arma migliore del Como in assoluto: il recupero alto del possesso di palla. In questo siamo addirittura secondi e la classifica è: 1) Roma 2) Como 3) Atalanta 4) Inter 5) Milan. Ed effettivamente moltissime occasioni del Como arrivano da palle rubate in zona offensiva (penso al gol di Da Cunha a Genova oppure all’occasione di Fadera a tu per tu con Milinkovic-Savic a Torino o ancora alla palla intercettata in area avversaria dallo stesso Fadera domenica contro la Fiorentina). Tanto è vero che siamo anche tra le squadre che concedono meno passaggi all’avversario nella propria metà campo. Qui l’impronta di Fabregas si vede tanto. E capiamo anche il motivo per cui non rinuncia mai a Fadera: il gambiano è fondamentale in questa fase di gioco.
I dati ci parlano quindi di una squadra molto coraggiosa nell’andare a duello e anche all’intercetto, ma che quando non riesce a recuperare palla prende troppi gol rispetto alla pericolosità delle occasioni che concede.