Stiamo rischiando grosso. Rischiamo di passare alla storia come uno dei due club che, per la prima volta dal 1898, ha portato all’estero una partita di Serie A. Quando un paio di settimane fa si è diffusa l’indiscrezione secondo cui Milan-Como di febbraio potrebbe giocarsi in Australia, ci siamo subito esposti con un aggettivo chiaro e semplice: nauseante. Auspicando che Mirwan Suwarso rispedisse al mittente la proposta della Lega e della società rossonera.
Da allora non si è più saputo nulla. Una notizia così rilevante è finita nel dimenticatoio, tra una news di mercato e l’altra. Ieri c’è anche stata la presentazione della campagna abbonamenti del Milan e nel comunicato non è stata citata l’ipotesi. Anche se è filtrata la voce che la società rossonera sia già pronta a trovare soluzioni alternative per i propri abbonati, qualora la Lega accetti la soluzione australiana. La Lega… Quindi il Como ha già detto di sì? Non lo sappiamo. Vorremmo saperlo. Di sicuro le ultime voci di mercato che vedono i lariani interessati ai rossoneri Morata e Thiaw inducono a fare 2+2…
Sarebbe giusto fare chiarezza. Per quale motivo dobbiamo oltrepassare questo confine – più simbolico che geografico – e togliere ai tifosi la possibilità di vedere una delle 38 partite in programma nella stagione 2025-26? Per soldi? E dove andrebbero a finire gli introiti di questa assurda trasferta australiana? Abbasseremmo i prezzi di biglietti/abbonamenti/DAZN/maglie? Oppure quel denaro andrebbe a ingrassare ancora di più calciatori, allenatori, procuratori già sufficientemente ricchi? La Serie A non è mai andata all’estero, eppure è sempre stata tra le leghe più importanti al mondo. Che bisogno c’è di fare questa cosa? Che oltretutto espone i giocatori a un lunghissimo, inutile viaggio, perché i geni del nostro calcio non è che vanno a giocarla in Germania, no: dall’altra parte del mondo!
E poi, già immaginiamo il seguito di questa cosa: “Ne abbiamo giocata una a Perth e nessuno ha detto nulla. Perché non ne giochiamo una al mese all’estero?” E una al mese potrebbe diventare una alla settimana, eccetera eccetera. Gli incassi aumenterebbero, ma i tifosi si vedrebbero sfilata da sotto il naso la loro passione.