Niente Monza-Como per Pessina. Arrivato sul Lario nel momento sbagliato

L'ex lariano ha vissuto una stagione disgraziata. Nonostante sia un simbolo dei rivali biancorossi, qui ha lasciato un bel ricordo

Chissà come sarebbe cambiata la carriera di Matteo Pessina se, anziché assaggiare il Como pre-Puni Essien, fosse arrivato qui ora. Oh, attenzione, non stiamo sminuendo il percorso fatto finora dal giocatore che comunque ha vinto un Europeo da co-protagonista e ha giocato la Champions con un’Atalanta eliminata solo dal Real Madrid. Però per noi tifosi lariani la curiosità è lecita.

In quella squadra 2016-17 allenata da Fabio Gallo e diretta da Andrissi e Foresti, Pessina spiccò. Piacque proprio a tutti. Per i suoi 9 gol da centrocampista, sicuramente, ma anche per il suo spirito professionale e battagliero. Vedendo quello sbarbatello under 20 di proprietà del Milan, tutti abbiamo pensato: “‘Sto ragazzo arriverà in alto”. E così è stato. Dopo aver giocato a Spezia, Verona e Bergamo ha anche fatto una scelta particolare sposando il progetto del Monza, che nel 2022 era un’ambiziosa e berlusconiana neopromossa in A. Perché “particolare”? Perché è la squadra della sua città e la squadra in cui è cresciuto. E’ stato il primo acquisto voluto da Galliani dopo la festa per la storica prima volta in massima serie. C’erano tutti gli ingredienti per diventare il simbolo di un club pronto a scalare le gerarchie del calcio tricolore.

Arriviamo ad oggi. Simbolo lo è diventato, con la fascia da capitano a testimoniarlo. E da buon simbolo, la stagione 2024-25 di Matteo Pessina è il perfetto emblema del disastro dei brianzoli. Quasi sempre infortunato lui, quasi sempre in zona retrocessione loro. L’ultima presenza del talento monzese risale al 10 novembre. Lesione parziale del tendine prossimale del bicipite femorale. Tradotto: una bella rogna. Inizialmente si è deciso di evitare l’operazione e a inizio marzo il recupero sembrava vicino. Invece Pessina – è notizia di ieri – si dovrà operare e la sua stagione è finita. Forse accelerando i ritmi di allenamento qualcosa non è andato. O forse la situazione ormai disperata del Monza ha scoraggiato rischi inutili. Ad ogni modo salterà anche il derby di ritorno dopo quello d’andata: curiosamente non ha più incrociato i colori biancoblu dopo aver giocato qui.

Tra qualche mese dovrà prendere una decisione importante. Cambiare aria o diventare una vera e propria bandiera biancorossa rimanendo anche in B? Molto dipenderà ovviamente dalle sue condizioni fisiche. Di sicuro è piuttosto ironico vedere come si sono ribaltate le cose: Matteo lasciò un Como sull’orlo del fallimento e ora se lo vede sfrecciare a fianco mentre lui e il Monza vanno giù.

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