“Vogliamo le due punte!” E’ questa la richiesta, più o meno gentile, che moltissimi tifosi fanno a Fabregas. Ma l’allenatore catalano ha utilizzato questa soluzione solo nelle prime tre giornate. Eppure è un modulo a due punte che l’ha portato in Serie A. Perché l’ha abbandonato? Proviamo a isolare alcuni motivi, collegati tra loro.
1 – SFIDUCIA
Il primo motivo è tecnico, anche un po’ banale, ma forse è il principale: Fabregas non è convinto delle nostre punte. Gabrielloni ancora deve dimostrare di essersi adattato alla Serie A, con Belotti non è scattata la scintilla e Cerri ha avuto la sua occasione di svoltare contro la Lazio ma l’ha fallita. Tra l’altro anche a livello di intesa la coppia Cutrone-Belotti non ha dato grandi risposte a inizio campionato, anche se l’ex Torino non era in condizione.
2 – CHI TIRI FUORI?
Mettere due punte + Strefezza, Paz e Fadera sarebbe troppo anche per Zeman. E collegato al punto 1, non siamo convintissimi che secondo Fabregas valga la pena rinunciare a uno dei tre trequartisti per mettere titolare Belotti o Gabrielloni. Togliere Fadera, per esempio, vorrebbe dire depotenziare una delle armi migliori di questa squadra, cioè il recupero del possesso palla nella trequarti avversaria, cosa che un Belotti non saprebbe fare con quell’intensità.
3 – NICO PAZ
In un Como col 4-2-2-2 dove giocherebbe Nico Paz? Largo a destra? Largo a sinistra? Sarebbe parecchio penalizzato. Non è un caso che la doppia punta sia stata accantonata proprio dal giorno dell’esordio da titolare dell’argentino, che è il talento più cristallino della squadra e per forza di cose condiziona le scelte. L’alternativa sarebbe un 4-3-1-2 con Paz dietro alle due punte, ma a quel punto bisognerebbe rinunciare sia a Strefezza che a Fadera: dura.
4 – COPERTURA
Solitamente quando qualsiasi tifoso si chiede “perché non mettiamo un attaccante in più?”, tra le motivazioni c’è sempre la necessità di equilibri in fase difensiva. Fabregas non è certo un catenacciaro, ma la squadra già così prende gol ad ogni giornata. Sarebbe un rischio in più. Certo, magari aumenterebbero i gol segnati, ma qui si torna al punto 1: se avessimo Lewandowski e Mbappe, probabilmente giocherebbero entrambi.
5 – IMBOTTIGLIAMENTO
Noi non abbiamo ali abituate ad andare sul fondo e crossare. A tutti i nostri trequartisti piace giostrare in mezzo al campo: Strefezza, Paz, lo stesso Fadera è un destro che gioca a sinistra e tende a rientrare. Se giocassimo con due punte più due tra quei trequartisti, rischieremmo di congestionare molto il centro del campo senza sfruttare a dovere le fasce e l’ampiezza. Le difese agirebbero di conseguenza intasando gli spazi centrali. Dovremmo quindi alzare molto i terzini, scoprendoci ancora di più.
Per questi motivi la sensazione è che le due punte rimarranno una soluzione da partita in corso. Però Fabregas ci sorprende spesso, vedremo se a Venezia si inventerà qualcosa in questo senso.