Su scala stagionale continua a impressionare: 90,9 % di passaggi completati, quarto tra i centrocampisti di Serie A. Contro il Torino ha raggiunto il 97%. Ma non si tratta di sterile palleggio, le sue imbucate hanno creato 22 occasioni da tiro e portato a 2 assist. Ed a soli 22 anni, non teme di guidare un reparto cosi importante. Maximo Perrone ha parlato ai microfoni del sito ufficiale del club, esprimendosi così:
“Non gioco pensando alle statistiche, le scopro sempre dopo. Credo che molto di quello che faccio nasca dall’istinto. Mi piace giocare seguendo ciò che sento e come si sviluppa la partita. Detto questo, ci sono sicuramente situazioni in cui devi affidarti al ragionamento: in alcune zone del campo, agire solo d’istinto può essere rischioso e serve maggiore attenzione. Ma in generale, direi che l’istinto ha un ruolo fondamentale. In allenamento ci concentriamo in particolare sulla percezione: essere consapevole di cosa succede attorno a te prima di ricevere palla. Con il mister, poi, nel sistema che utilizziamo e nel modo in cui ci muoviamo, quando ricevi palla hai sempre tre o quattro opzioni di passaggio. E questo rende tutto molto più semplice. Non sento pressione. È un ruolo che ricopro da tanto tempo e in cui mi sento completamente a mio agio“.
Nell’articolo si cita anche un altro dato interessante. Nella recente trasferta di Monza, entrando dalla panchina, Perrone ha firmato un primato che mancava dai tempi dell’ex centrocampista ivoriano leggenda del Manchester City, Yaya Touré: oltre 50 passaggi completati e almeno 3 occasioni create in meno di 30 minuti: “Il segreto? Ho attorno a me giocatori molto forti, così tutto diventa più naturale. Penso che una delle fasi più complicate di una partita sia quando cambia l’inerzia. Come squadra stiamo migliorando, ma dobbiamo crescere ancora. In quei momenti, è importante rallentare il gioco, sia in fase difensiva sia quando recuperi palla. L’obiettivo è fermare l’onda dell’avversario e provare a riprendere il controllo della gara”, conclude Perrone.
Una crescita, la sua, che potrebbe addirittura portarlo alla Coppa del mondo per club FIFA, come vi abbiamo raccontato QUI.