Potete dire tutto quello che volete su Romelu Lukaku, certo. Poi, però, ci sono anche i numeri. Contro la Lazio l’ennesimo assist della stagione. Non più un bomber, ma un pivot offensivo per gli inserimenti altrui. Un’intesa con Raspadori che stuzzica il tecnico partenopeo. I due si sono cercati e trovati a volte, possono farlo anche meglio.
Per Antonio Conte, che lo conosce bene fin dai tempi comuni dell’Inter, il centravanti belga è sempre più “centrale” nel progetto tecnico del suo Napoli e figura insostituibile nel suo scacchiere tattico, ancora di più dopo la cessione al PSG di Kvarastkhelia e l’infortunio subito da David Neres.
Sempre al centro delle critiche. C’è chi lo sacrificherebbe in panchina. Ma la verità è che, al momento, senza Lukaku il Napoli sarebbe perso. Piaccia o meno. Al trio Dossena, Goldaniga, Kempf l’arduo compito di limitarlo domenica prossima al “Sinigaglia“.