Sergi Roberto è un caso: tutto parte da una diagnosi sbagliata?

A lesionarsi è stato un tendine, ma pare che inizialmente si pensasse a una lesione muscolare. E nascono interrogativi sulla gestione medica

“Potrebbe essere convocato”. Così parlava Fabregas alla vigilia di Como-Lazio in riferimento a Sergi Roberto. Non solo quel “potrebbe” è rimasto condizionale senza diventare indicativo, ma l’assenza si è prolungata per un ulteriore mese e mezzo, visto che salterà anche la trasferta di Venezia. Un problema che sembrava di poco conto si è tramutato in un’assenza molto lunga: com’è stato possibile?

Voci di corridoio parlano di una diagnosi iniziale sbagliata. Infatti nei giorni successivi all’infortunio patito a Torino sembrava che il problema fosse una lesione di basso grado al muscolo flessore, risolvibile in pochi giorni. Ecco perché l’allenatore aveva ipotizzato una convocazione già contro la Lazio. Invece la lesione era al tendine del flessore (questo l’ha confermato lo stesso Fabregas). E guarire da un tendine lesionato è molto più complesso rispetto a quand’è il muscolo a lesionarsi. Per questo il recupero sta slittando di settimana in settimana: prima forse con la Fiorentina, poi forse col Monza, poi forse col Venezia, ora forse con la Roma. Onestamente a questo punto non ci stupiremmo se il rientro arrivasse più o meno insieme a Perrone, verso fine dicembre/inizio gennaio. Anche perché Sergi è un giocatore molto delicato fisicamente: nelle ultime sei stagioni ha sempre saltato minimo due mesi. Forzare potrebbe essere controproducente. Ad ogni modo speriamo che possa davvero rientrare contro la Roma.

A proposito di Perrone, anche il suo problema è stato piuttosto particolare. Il ragazzo si è portato dietro per diverse settimane un fastidio alla coscia conseguente a una botta. Ci ha giocato sopra, non ha saltato un allenamento e nel mentre lo staff medico l’ha trattato. All’improvviso c’è stato uno sversamento di liquido che gli ha causato grande dolore e l’ha spedito in infermeria.

Ovviamente non abbiamo le competenze per ipotizzare qualsivoglia errore dello staff medico/atletico, né per escluderlo. Però questi due casi uniti ai tanti altri infortuni muscolari (l’ultimo, quello di Moreno) fanno sorgere qualche interrogativo. Siamo comunque a disposizione della società per eventuali rettifiche.

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