La Sampdoria, parafrasando il Vangelo, era morta ed è tornata in vita. Il finale del campionato di Serie B non ha fatto certo una buona pubblicità al calcio italiano: le tempistiche della penalizzazione al Brescia sono state davvero bizzarre, poche ore dopo la retrocessione doriana, e anche la partita di ieri è stata ricca di episodi arbitrali controversi tutti tendenti verso una direzione. Ma questo è quanto.
La Samp si è ritrovata ai playout contro la Salernitana, che avrebbe senz’altro preferito affrontare il Frosinone. E il valore della rosa ligure, invisibile per tutta la stagione, è venuto fuori proprio sul più bello. 2-0 all’andata, 2-0 al ritorno, Sampdoria salva e Salernitana all’inferno. Fanno festa quattro ex lariani: il portiere Ghidotti, titolare ieri e protagonista di una parata importantissima sullo 0-0; il cipriota Ioannou, capitan Bellemo e Marco Curto, in gol all’andata. Tutti si aspettavano una stagione diversa, ma per come si erano messe le cose possono baciarsi i gomiti.
Ci dispiace molto invece per Alberto Cerri, che in pochi mesi è passato dal giocare in Serie A al retrocedere in C. Il centravanti nativo di Parma (e ancora di proprietà del Como) ha disputato un buon playout: all’andata è subentrato in maniera volitiva, ieri ha giocato titolare senza rendersi pericoloso in zona-gol ma smistando diversi palloni interessanti per i compagni. Non è bastato. I tifosi granata nel corso del secondo tempo hanno lanciato fumogeni e seggiolini in campo, causando la sospensione della partita e riportando alla mente un episodio simile di un paio d’anni fa a Brescia. Quella volta le Rondinelle furono ripescate: chissà se finirà allo stesso modo…