BUTEZ 6,5 – Tre parate, nessuna miracolosa, ma le tante uscite precise e la quarta partita di fila senza subire gol gli valgono il 6,5. Evidentemente anche la sua presenza ha dato più sicurezza alla difesa.

VOJVODA 6 – Una delle prestazioni meno brillanti del kosovaro in biancoblu, in entrambe le fasi. Compensa con l’esperienza. (dall’83’ VAN DER BREMPT s.v.)

GOLDANIGA 6,5 – Pellegrino è un brutto cliente, Edo qualcosa gli concede, nel finale deve pure gestire l’enorme Djuric, però non torna a casa, sconfitto, anzi. In più dà ordine alla manovra sbagliando poco o nulla.

KEMPF 7 – Poche macchie sulla sua partita: un’ammonizione presa presto e ingenuamente, una marcatura troppo larga su Pellegrino. Per il resto è dominante: salta, va a contrasto, sradica palloni a destra e a sinistra, butta pure la palla in rimessa laterale quando serve. E solo una gran parata di Suzuki gli nega il primo gol italiano.

MORENO 6 – Copre tanto campo, mette anche un bel cross nel finale e in generale è molto coinvolto nella manovra, pur senza strafare. Finisce in debito d’ossigeno, non è un caso se Man crea il panico da quelle parti.

PERRONE 5,5 – Costretto a giocare molto arretrato, patisce l’intensità del Parma e sbaglia più del solito. Anche in copertura gli manca qualcosa.

DA CUNHA 6,5 – Molto meglio quando protegge la propria area piuttosto che quando prova a minacciare quella avversaria. Nella quarta rete inviolata di fila c’è anche la sua firma. Cala nel secondo tempo, forse condizionato anche da un acciacco fisico. (dal 74′ STREFEZZA 7,5 – Entra, segna e non sbaglia un passaggio. Come a dire: “Cesc, fai pure qualche esperimento ma sappi che qua il titolare sono io”)

PAZ 5,5 – Fabregas gli dà licenza di svariare ovunque. Il ragazzo cerca di rimanere sul pezzo, ma ci sembra parecchio condizionato dalle voci. O forse semplicemente deve ancora crescere. Oggi ha inciso poco in entrambe le fasi e non ha mai trovato la posizione giusta da esterno-trequartista.

CAQUERET 7 – Mezzala o trequartista non fa differenza, l’ex Lione ci fa sempre vedere lampi di grandissimo calcio. Attacca spazi con la palla e senza. recupera palloni, mette praticamente due assist per Ikoné che non li realizza. (dall’83’ ENGELHARDT s.v.)

IKONE 6 – Fabregas gli ordina di calpestare spesso la linea laterale. La scucchiaiata che precede il gol fa il paio con la disattenzione che per poco porta all’autogol di Perrone. Bene in fase di circolazione palla, dribbling a intermittenza, un gol mangiato: il solito Ikoné che fa e disfa. (dall’83’ FADERA 5 – Il modo giusto per guadagnarsi più spazio non è certo farsi saltare secco da Drissa Camara al 94′)

CUTRONE 5,5 – 16 palloni toccati in 55′, meno della metà di qualsiasi altro suo compagno incluso Butez. Qualche responsabilità ce l’ha anche lui, però il gioco della squadra non gli procura nessuna occasione per tirare. Comunque l’atteggiamento c’è ancora. (dal 55′ DOUVIKAS 6,5 – Non è che il suo impatto sia stato eccezionale, eh! Però il velo per Ikoné e l’assist – non sappiamo quanto casuale – legittimano il voto)

ALL. FABREGAS 6,5 – Una delle vittorie più disordinate della stagione. Ha voluto provare il 4-2-3-1 senza Strefezza e con Nico esterno, i risultati sono stati fluttuanti. E speriamo di non vedere più Caqueret marcare il centravanti avversario sui corner… E forse avremmo tolto Moreno anziché Vojvoda. Comunque è incredibile quanto stia riuscendo a motivare i suoi, nonostante una salvezza già acquisita da tempo. Arrivare decimi sarebbe un messaggio chiaro agli Hartono: “Vi meritate l’Europa il prima possibile e se volete io ho intenzione di portarvici”.