Tra sabato e ieri, Barcellona ha accolto una piccola ma appassionata rappresentanza di tifosi del Como, giunti per assistere alla storica sfida del Trofeo Gamper contro i blaugrana. Viaggio in macchina, in aereo o persino in treno: molti avevano programmato la trasferta con largo anticipo, prenotando biglietti e hotel già un mese fa.
Tuttavia, lo spostamento della partita dall’inagibile Camp Nou all’Estadi Johan Cruyff ha reso l’accesso quasi impossibile: i biglietti, appena 6.000, erano riservati ai soli soci del Barcellona. Solo una trentina di tifosi comaschi è riuscita a entrare, pagando tagliandi da 149 euro per i posti più economici o optando per costosi palchi vip. Gli altri hanno scelto di vivere l’atmosfera nei pub o sul lungomare della Barceloneta, godendosi la partita in infradito e con l’aria condizionata.
Allo stadio, gremito in ogni ordine di posto, la festa blaugrana è iniziata già alle 19.30 e si è protratta oltre le 21. In tribuna erano presenti familiari dei calciatori spagnoli del Como, la dirigenza lariana al completo con Mirwan Suwarso e il CEO Francesco Terrazzani, oltre a un gruppo di manager indonesiani (come riportano i colleghi de La Provincia è arrivata subito la smentita fossero della famiglia Hartono, Ndr). Presente anche il sindaco di Como Alessandro Rapinese, arrivato dalla Francia con l’assessore Maurizio Ciabattoni, dopo una tappa conviviale con i tifosi in Plaza Independencia.
Il più carico di tutti è apparso Césc Fàbregas, che ha seguito il riscaldamento lontano dai riflettori per poi vivere intensamente la gara fin dal primo minuto. Per lui, abituato a palcoscenici prestigiosi, un match come tanti; per i tifosi lariani, invece, un’emozione unica, anche davanti alla TV.